Le parole del Mental Coach Antonello Livrieri
“Forgiare atleti, crescere uomini” non deve essere visto solo come un motto per pubblicizzare la Verona Rugby Academy ma è di per sé il cardine su cui tutto si basa. Cinque sono i pilastri che la sorreggono e mentre tre sono di ambito puramente dell’atleta (TECNICO, TATTICO, FISICO) gli altri due sono indirizzati allo sviluppo dell’uomo (MENTALE e OLISTICO).
Tra le figure che si occupano di questi aspetti vi è il Dott. Antonello Livrieri, Dottore in Psicologia Clinica ed Intervento Sociale che dal 2007 lavora con atleti nazionali ed internazionali sulla gestione dello stato d’animo, degli obiettivi e sulla comunicazione efficace.
“Il mio percorso vede momenti collettivi con i ragazzi in cui definiamo dei macro argomenti che potrebbero essere di interesse comune con Under16 e Under18 dell’Academy.” spiega Livrieri “Da ormai quasi 5 anni andiamo a toccare temi come obiettivi, piano d’azione, comunicazione efficace, come gestire la comunicazione con sé stessi e con gli altri, come gestire lo stato d’animo e programmazione di una stagione.”
Un lavoro davvero ampio in cui i ragazzi sono invitati a parlare e porre i propri dubbi o domande direttamente ad Antonello che è sempre disponibile ad una chiacchierata con loro.
“A fianco di questi incontri collettivi vengono programmati degli incontri one to one di approfondimento su richiesta dei singoli ragazzi.” racconta Antonello “La Verona Rugby Academy e la Presidentessa sono stati lungimiranti e avevano predisposto una figura che avrebbe potuto seguirli dal punto di vista mentale e comunicativi fin dalla nascita dell’Accademia. Ora i ragazzi, vivendo una situazione di emergenza sanitaria in cui potrebbero dimostrare qualche disagio, sono in grado di sapersi ascoltare ed avere consapevolezza dei propri bisogni e sanno che all’interno dello staff vi è una figura, già inserita nella vita quotidiana, a cui possono fare riferimento in tranquillità come parlano con l’allenatore o il preparatore per problemi tecnici o fisici.”
“Tutto questo grazie anche alla collaborazione dei genitori che sono in contatto con lo staff dell’Accademia per la gestione dei ragazzi e a cui vengono sempre riportate problematiche degne di nota.” ci spiega Antonello, ed infatti il rapporto tra famiglia e Academy è molto importante in quanto i ragazzi vengono affidati allo staff in un periodo sensibile come l’adolescenza, dove si cambia non solo fisicamente ma si finiscono di costruire anche le basi degli uomini che saranno in futuro.
Certo questo è stato un anno complesso che ha visto i ragazzi privati prima del gioco, con il lockdown di marzo/aprile scorso e poi della verifica della partita domenicale senza parlare della didattica a distanza e della mancanza di iterazione sociale.
“Questi mesi sono sicuramente dei periodi stressanti per tutti e soprattutto per tanti ragazzi per cui il rugby è una “ragione di vita”, che magari si sono spostati da casa lasciando parenti e amici, e l’annullamento dei campionati li ha messi ancor di più a dura prova.” conclude Antonello “Ma la famiglia che hanno trovato nella Verona Rugby Academy tra compagni, allenatori, lo staff più amplio e la presidente hanno fatto in modo che il loro benessere a 360° come individui e come uomini e non solamente come atleti sia curato perché all’interno dell’Academy c’è proprio una visione olistica dell’atleta e della persona. È stato, senza dubbi, un investimento da parte di Raffaella che ha dato e sta dando i suoi frutti.”