Il rugby è considerato uno tra gli sport con maggiore valenza educativa tanto che, soprattutto nei paesi anglosassoni, oltre ad essere molto praticato, è persino materia di insegnamento nelle scuole. Lo stare insieme, il contatto fisico, le regole e il rispetto per l’altro sono i principi alla base del rugby. I quattro principi fondamentali su cui si basa il gioco del rugby sono: AVANZAMENTO e PRESSIONE in campo per arrivare a meta, SOSTEGNO tra compagni della propria squadra, CONTINUITÀ andare avanti fino a raggiungere l’obiettivo. L’obiettivo, cioè la meta, è raggiungibile sempre e solo attraverso la cooperazione tra i giocatori; le qualità di ciascuno contribuiscono a costruire e raggiungere il successo e la vittoria di tutta la squadra.
Il minirugby è praticato da bambini e bambine dai 3 ai 12 anni nelle categorie Under5, Under6, Under7, Under11 e Under13. Nel minirugby viene curata principalmente la crescita “mentale” dei bambini e delle bambine, affinché possano imparare ad impegnarsi per migliorare, ad avere fiducia in sé stessi incrementando la propria autostima, a rispettare le regole, gli arbitri, i compagni e gli avversari, a vincere come a perdere senza farne un dramma. In sostanza ad imparare a camminare con le proprie gambe, utilizzando i valori positivi della cooperazione e dello sport.
Infatti, oltre ad offrire la possibilità di conoscere uno sport diverso da quelli proposti dal nostro contesto culturale, crediamo che il rugby possa modificare positivamente la personalità dei bambini e delle bambine che lo praticano, spingendo i più timidi a mitigare le loro insicurezze ed i più estroversi ad indirizzare la propria iperattività a favore del gruppo.
Il minirugby, per raggiungere questo obiettivo, utilizza lo strumento del gioco che è il mezzo più efficace per comunicare, la chiave ideale che permette di far aprire l’animo dei bambini, in quanto consente di entrare in contatto con la parte più intima e profonda di essi, diventando uno strumento essenziale per poter crescere liberi, esprimendo la propria personalità, creatività e potenzialità.
Ma il minirugby non è solo questo, infatti il Verona Rugby, essendo Associazione Sportiva Dilettantistica iscritta alla FIR, deve preoccuparsi anche della crescita “fisica" e “tecnica” dei suoi atleti attuando un progetto di formazione sportiva-educativa a lungo termine secondo i dettami che la FIR stessa richiede ed ai quali noi tutti aderiamo e ci ispiriamo. Il lavoro del settore minirugby sarà dunque votato anche a trasferire la passione per questo sport, gettando di fatto le basi per aiutare le categorie successive a formare “uomini-atleti che sappiano competere ai massimi livelli sportivi e siano capaci di reagire positivamente sotto pressione in ogni situazione della vita”.
Il Settore Giovanile, comprende un percorso che inizia con l’Under 15, prosegue con l’Under 17, si completa con l’Under 19, per portare i giovani rugbisti verso l’alto livello. Il Verona Rugby in questi anni ha creato e ottimizzato un percorso formativo proprio, il più adeguato e moderno possibile, sempre in continuo aggiornamento. Si avvale della collaborazione di un’equipe formata da Allenatori-Educatori della Federazione Italiana Rugby e Laureati e Laureandi di Scienze Motorie, Scienze della Formazione e Psicologia Infantile e, a partire dalla stagione 2016/17, si avvale della partnership con l’Accademia della Nuova Zelanda (www.iranz.co.nz). L’obiettivo e quello di offrire l’opportunità a chi si appassiona a questo sport di praticarlo al meglio delle sue possibilità e di raggiungere il massimo livello a lui consono.
La Scuola del Verona Rugby è sopratutto un percorso Educativo ad un sano Stile di Vita.
Struttura tecnica ed organizzativa
La struttura Tecnica Organizzativa di Formazione e Sviluppo del Verona Rugby è strutturata in due settori: Settore Propaganda ed il Settore Agonistico. Nel primo confluiscono le squadre del Minirugby – dall’Under 5 all’Under 13 mentre nel secondo confluiscono le squadre giovanili Under15, Under17 e Under19 e le squadre Seniores.