Alberto Bottari, Preparatore Fisico dei giovani dell’Under14 e Responsabile della Motoria del Minirugby è molto contento del lavoro che stanno facendo i ragazzi:
“Tutto procede bene, i ragazzi stanno vivendo la preparazione con la giusta predisposizione al lavoro più intenso” commenta il Preparatore Bottari “Credo che siano sulla buona strada per capire la fondamentale funzione della parte fisica nello sport.”
Preparazione che è iniziata con i “debiti” della pandemia, con i ragazzi che per mesi sono stati costretti a stare a casa invece che nei campi di rugby.
“Sono tornati al campo con una grande voglia di riprendere l’attività, inizialmente incanalare la loro voglia di fare ci ha messo alla prova in quanto serviva riprenderli riguardo i protocolli di sicurezza.” spiega Bottari “Ma la situazione sta gradualmente migliorando sia dal punto di vista mentale di approccio all’attività che da un punto di vista prettamente fisico. Il grande lavoro individuale sulle capacità condizionali sta venendo fuori e credo che anche i ragazzi se ne rendano conto.”
Una stagione con mille punti di domanda e che ancora non permette di allenarsi al 100% non è sicuramente il sogno di nessun preparatore o allenatore ma come tutti i membri del Club anche Alberto non demorde e ha posto degli obiettivi ben precisi per l’Under14.
“Gli obiettivi che mi sono posto e che sto continuando a modificare in base alle loro necessità riguardano principalmente l’approccio mentale all’attività, cerco di trasmettere l’utilità dell’attività fisica sia per lo sport specifico che come soddisfazione personale nel migliorare e accrescere la confidenza in sé stessi.” ci confessa “Non avendo un periodo di competizione ben definito ho improntato la prima parte su aspetti di forza strutturale per rafforzare il più possibile tutte le strutture muscolo scheletriche, molto sensibili nella fase di crescita in cui si trovano, per cercare di ridurre o eliminare i disagi dovuti alla crescita. Successivamente passeremo ad una preparazione più specifica per essere pronti all’eventuale ripresa delle attività normali senza incorrere in infortuni.”
Non è facile mantenere concentrati dei ragazzi di 12-13 anni che da ormai più di un anno non sentono il fischio d’inizio di una partita e la preparazione fisica, a questa età, viene ancora percepita come un momento “di fatica” o “di noia” rispetto al rugby giocato.
“Spero di riuscire a far percepire l’utilità della preparazione fisica motivando personalmente quando ce ne è l’occasione. Ritengo molto utile che trovino loro la motivazione a fare sempre meglio e con maggior impegno, io cerco di stimolarli con nuove attività, che li mettano in competizione tra di loro ma anche una sfida personale a fare sempre meglio e a superare sé stessi.” continua Alberto “Purtroppo, l’assenza della partita è una motivazione in meno che è molto sentita dai ragazzi, che giustamente la vedono come fine ultimo a tutto quello che viene fatto durante gli allenamenti.”
L’Under14 è una categoria di grande crescita fisica per i ragazzi e allenarli nel momento in cui cambiano dal punto di vista muscolare e scheletrico è a volte complesso specialmente per chi deve ancora crescere e si trova a rapportarsi con compagni già sviluppati.
Non rimane altro che continuare ad allenarsi e prepararsi divertendosi sperando di poter presto tornare in campo e giocare una partita.