L'ex-Azzurro pronto a cominciare una nuova sfida
Il pilone sinistro dopo aver annunciato il suo ritiro dal gioco a fine marzo entra nello Staff della Verona Rugby Academy e nella famiglia del Verona Rugby.
“Mi ha subito incuriosito il progetto dell’Academy anche se non lo conoscevo bene.” commenta Rizzo “Sapevo che Verona stava investendo in progetti ambiziosi quindi, quando sono stato contattato, mi ha subito interessato e ho deciso di venire a Verona per vedere la struttura e capire il progetto della Verona Rugby Academy.”
Rizzo verrà inserito nello Staff a fianco del Direttore dell’Academy Zane Ansell e dello Skills Coach Greg Sinclair, ormai pilastri nell’Accademia veronese.
“Nelle categorie Under16 e Under18 i ragazzi sono in fase di formazione, hanno un’età in cui imparano tantissimo in poco tempo.” spiega Rizzo “Per me continuare il mio percorso nelle giovanili è una challenge che affronto volentieri specialmente se inserita in un progetto così ambizioso, come questo della Verona Rugby Academy, in cui io credo fortemente e nel quale trovo molti stimoli di crescita.”
Michele Rizzo vanta 23 caps con la Nazionale, una carriera cominciata tra le fila del Petrarca per poi spostarsi a Benetton dove vince un Campionato Italiano, una Coppa Italia e una Super Coppa d’Italia. Nel 2014 approda in terra anglosassone con i Leicester Tigers, quattro anni più tardi torna a Petrarca ed entra nello staff dell’Under18 tuttanera con cui vince lo scorso anno lo scudetto di categoria.
Un bagaglio di esperienza di spessore che sicuramente sarà di aiuto ai giovani atleti che si allenano in Academy. Il nuovo coach si occuperà, visto il suo curriculum sportivo, anche delle skills di mischia.
“Ho cominciato come allenatore degli avanti quando ero ancora in Inghilterra, ho inoltre partecipato al corso Scrum Factory della RFU e reputo la mischia uno dei fondamenti del rugby” continua l’ex-pilone “Quando alleni ragazzi tra i 14 e i 19 anni la mischia non è al 100% come nelle seniores ma è importare dare delle basi solide per formare gli atleti di domani. Cercherò di insegnare la posizione e la tecnica corretta, il lavoro corale e del singolo perché la mischia a mio parere è un blocco unico composto da 8 mattoncini che lavorano insieme.”
“Sento il bisogno di costruire questo con i ragazzi” conclude Rizzo “cominciando con i più giovani che, in ottica, tra 4-5 anni potrebbero avere la fortuna di giocare in TOP12 o all’estero. Voglio trasmettere loro la mia passione e la mia esperienza facendoli vincere divertendosi. I risultati sono sempre supportati da un progetto e vanno costruiti giorno per giorno con il duro lavoro, la vittoria è solo il completamento del percorso.”