Il Verona Rugby è Campione d'Italia

Gli scaligeri dominano il Valsugana in finale e alzano la coppa al cielo

Campioni italia gruppo coppa 2018

Verona Rugby-Valsugana Rugby Padova 20-14

Il Verona Rugby è Campione d’Italia della Serie A. La formazione veronese si è aggiudicata l’ottantanovesimo scudetto della “A” nazionale superando al Mirabello di Reggio Emilia i padovani del Valsugana per 20 a 14.

Un successo pienamente meritato quello scaligero che corona un’annata favolosa dei colori antracite. Dopo la bella stagione delle formazioni giovanili – ieri l’Under 14 ha conquistato il secondo posto nel Superchallenge tra le 12 migliori squadre italiane dopo la vittoria nel Città di Treviso; la 18 hanno mantenuto l’Élite -, dopo il primo campionato a 15 nella massima serie femminile, dopo la promozione della Cadetta in serie B e la conquista gloriosa dell’Eccellenza a Piacenza, è arrivata ora anche la soddisfazione dell’alloro della migliore delle 24 squadre della serie A Nazionale. Una soddisfazione profonda, giunta sconfiggendo peraltro un avversario duro, solido e forte, anch’esso promosso in Eccellenza e capace di chiudere in testa la Poule Promozione nella stagione regolare.

In quest’ultima sfida, come già a Piacenza, Verona si è dimostrata squadra matura e ottimamente organizzata; veemente fisicamente e agonisticamente, ma anche lucida e concentrata. Ottimamente legata tra i reparti, ancorata ad una difesa puntuale e arrembante che non ha concesso praticamente nulla se non allo scadere, capace di soffrire e tenere in mischia chiusa e di dominare in rimessa laterale, la formazione scaligera ha saputo poi attaccare con grande varietà di soluzioni offensive e colpire nei momenti topici. Difficilissimo e forse ingiusto eleggere il man of the match, all’interno di una prestazione collettiva davvero di splendida qualità.

Il Valsugana, con il suo spirito combattivo e mai domo, ha sempre provato a rispondere e attaccare facendo leva sul pack in chiusa, sulle invenzioni di un grande Benetti e sulla reattività dei suoi due terminali Beraldin e Lisciani, ma si è infranto contro la diga antracite, è scivolato nel nervosismo pagando due rossi e solo a tempo scaduto è riuscito a rendere meno pesante la sconfitta e a chiudere con un passivo onorevole.

Il match si apre con il bellissimo spettacolo delle due tifoserie e con l’inno italiano cantato da tutto il pubblico, stimato sulle 1.400 presenze. Primi minuti di colpi d’artiglieria con lunghe gittate di piede e Verona che già al 5’ rompe il ghiaccio con un preciso piazzato di McKinney.

Gara poi molto vivace ed equilibrata nello sviluppo del primo tempo, con le due squadre che si affrontano a viso aperto, pur pagando qualche errore nel controllo dell’ovale. Al 20’ Verona rimane in 14 per un giallo a Cattina, ma il Valsugana non riesce a capitalizzare il soprannumero anche per le ottime chiusure antracite, con Mountariol bravissimo in due occasioni a conquistare due ‘tenuti’ preziosi. Tornato in parità, alla mezz’ora, Verona va subito alla marcatura pesante. Rimessa laterale all’altezza dei 22 metri padovani, Artuso con un guizzo doma un ovale imbizzarrito e serve Ale Rossi bravissimo a penetrare in profondità nelle linee biancocelesti: punto di incontro rapido e sull’uscita McKinney lancia Quintieri che rompe un placcaggio e irrompe di forza oltre la linea vicino ai pali. L’apertura nordirlandese non fallisce la conversione agevole e Verona si issa sul 10 a 0. 

Reazione furente dei patavini, che perdono però il pilone cileno ‘Bebito’ Lastra Masotti per una ferita al capo e non trovano sbocchi. Verona controlla e rischia anzi in chiusura di frazione di doppiare la meta e assestare il colpo da k.o. con una splendida incursione dei trequarti: bell’ovale da rimessa laterale, passaggio teso tra Soffiato e McKinney e poi break profondo di Riccardo Pavan che trova il sostegno al galoppo di Edo Melegari che a pochi metri dalla linea di meta si sente preso, non pesta sulle gambe e cerca il riciclo su Conor con l’ovale che però scivola dai polpastrelli vanificando l’azione lampo scaligera. Verona però prima del riposo attacca ancora e chiude con uno splendido piazzato da 40 metri di McKinney che consente agli antracite di andare al riposo sul 13 a 0.

Inizia la ripresa e ci si attende la reazione del Valsugana, ma, dopo un primo tentativo innescato da un grabber di McKinney, arriva invece una nuova accelerazione scaligera. Grande contrattacco dell’estremo Conor – protagonista di un’altra prestazione maiuscola dopo quella di Piacenza – che salpa dai 22 veronesi e approda in slalom sino alla zona rossa padovana lanciando un’azione che il Valsugana è costretto ad arrestare col fallo ai 5 metri dalla meta. Rimessa laterale, perfetto drive del pack veronese e timbro vincente di capitan Artuso, con McKinney che infila l’en plein dalla piazzola aggiungendo altri due punti al carniere antracite. Al 7’ della ripresa così Verona vola sul 20 a 0.

Padova , però, non molla. Attacca a testa bassa, bussa con le penetrazioni della mischia, incassa l’uscita per un giallo di Ruben Riccioli e al 16’ accorcia le distanze grazie ad una penetrazione di potenza del giovane numero otto Ferraresi. Benetti trasforma e si va sul 20 a 7. Verona, tuttavia, non si scompone. Continua a difendere con ordine, a mostrare un’invidiabile condizione atletica (il gran lavoro di Garbin e Girelli paga) e a rendersi pericolosa. La tensione sale e Valsugana paga con due rossi il nervosismo. Prima è il pilone Sanavia a farsi cacciare dall’arbitro Passacantando per un morso al braccio di Cattina, poi è capitan Pivetta a subire la stessa sorte per due pugni in un raggruppamento. Sopra di due uomini, la formazione scaligera un poco si rilassa, mentre Valsugana si ributta in avanti con la forza dell’orgoglio e della disperazione. Verona con McKinney – autore di una gara pressoché perfetta, di limpida sapienza di gioco – ed Enea Braghi sventa due pericoli, ma paga due gialli e concede nei minuti di recupero la seconda segnatura al Valsugana con Rossi.

Ma non c’è più tempo. Finisce 20 a 14 per i colori scaligeri. Finisce con un’altra festa di tutta la famiglia del Verona Rugby in mezzo al campo, con il più sorridente e dolce degli ‘Oghi’ lanciato come un mazzo di fiori dai giocatori ad un pubblico meraviglioso, di tutte le generazioni del rugby veronese, che non ha mai smesso di sostenere i colori antracite, finisce con la Presidente Raffaella Vittadello travolta dai suoi ragazzi, finisce con capitan Artuso a levare al cielo la prima grande coppa vinta da Verona.

Coach Antonio Zanichelli al termine del match: “E’ stata una bella partita. L’ho vissuta bene anche perché più passavano i minuti, più ci rendevamo conto che la gara si stava avviando nella giusta direzione. Cos’ho detto ai ragazzi prima di entrare in campo? La consegna era quella di giocarsela a viso aperto, di rischiare. Abbiamo fatto qualche errore, ma il risultato alla fine ci ha premiato. A chi dedico questa vittoria? Senza dubbio ai ragazzi e ai nostri tifosi che sono venuti fin qui a sostenerci: è sempre un piacere regalar loro delle soddisfazioni. Il prossimo anno? Siamo scalpitanti. Ripartiamo a settembre con la nuova avventura dell’Eccellenza”.

Capitan Artuso al termine del match: “E’ stata un emozione unica e inimmaginabile. Siamo venuti qui per vincere e così abbiamo fatto. Sono orgoglioso di questo gruppo. Che partita è stata? Si è incanalata subito bene. Li abbiamo dominati nelle fasi statiche e questo ci ha permesso di giocare diversi palloni in attacco. A distanza di quasi due mesi dall’ultima partita giocata contro Valsugana possiamo dire di essere cresciuti ulteriormente. Abbiamo lavorato duramente durante tutto l’anno e in queste ultime due settimane abbiamo raccolto i frutti. Chi voglio ringraziare? Sono tante le persone a cui penso, ma in particolare vorrei dire grazie a nostri tifosi che ci hanno sempre sostenuto e che oggi, come a Piacenza, sono venuti fino a Reggio Emilia per supportarci. Ora festeggiamo insieme!”

 

Formazioni

Verona Rugby: Conor, Melegari, Pavan (1’ s.t. Zanon), Quintieri (33’ s.t. Neethling M.), Beltrame, McKinney, Soffiato (21’ s.t. Mariani); Riccioli (35’ s.t. Zago), Rossi Ale., Artuso (cap) (35’ s.t. Braghi), Cattina, Montauriol, D'Agostino (9’ s.t. Tomei, 24’ s.t. D’Agostino), Silvestri (35’ s.t. Neethling R.), Furia (38’ Rizzelli, 32’ s.t. Furia) All. Zanichelli

Valsugana Rugby Padova: Paluello (10’ s.t. Rossi Alb.), Lisciani, Dell'Antonio (21’ s.t. Caione), Calderan, Beraldin, Sartor (15’ s.t. Scapin), Benetti; Ferraresi, Sironi, Rizzo (4’ s.t. Maso), Liut (34’ s.t. Caporello), Cardo (15’ s.t. Caldon), Varise (4’ s.t. Paparone), Pivetta (cap), Lastra Masotti (35’ Caporello, 24’ s.t. Sanavia) All. Roux

Arbitro: Claudio Passacantando (FIR)

Assistenti: Stefano Bolzonella e Filippo Bertelli (entrambi FIR)

Calciatori: McKinney (Verona Rugby) 4/4, Benetti (Valsugana Rugby Padova) 2/2

Cartellini: al 20’ giallo a Cattina (Verona Rugby), al 16’ s.t. giallo a Riccioli (Verona Rugby), al 30’ s.t. rosso a Sanavia (Valsugana Rugby Padova), al 38’ s.t. rosso a Pivetta (Valsugana Rugby Padova), al 43° s.t. giallo a Zago (Verona Rugby), al 44° s.t. giallo a Beltrame (Verona Rugby)

 Marcatori:  5‘ cp McKinney (3-0); 30‘ m Quintieri tr McKinney (10-0); 39‘ cp McKinney (13-0); s.t. 7‘ m Artuso tr McKinney (20-0);  18‘ m Ferraresi tr Benetti (20-7); 43‘ m Rossi Alb. Tr Benetti (20-14)

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